venerdì 10 marzo 2017

Quando Steven Weinberg sentì «nostalgia per la gloria di Dio»

fisica ateiCertamente uno dei principali fisici teorici viventi è Steven Weinberg, premio Nobel (1979) e titolatissimo accademico americano. Tra i suoi meriti principali quello di aver enormemente contribuito all’elaborazione della teoria elettrodebole.
Weinberg è anche spesso citato dai critici del teismo e del cristianesimo in quanto dichiaratamente ateo, autore di questa famosissima frase: «Quanto più l’universo ci appare comprensibile, tanto più ci appare senza scopo» (S. Weinberg, “The First Three Minutes: A Modern View of the Origin of the Universe”, Basic Books 1977). Ovvero, con il procedere della scoperte scientifiche, diminuirebbe sempre più la percezione di uno scopo della vita e dell’universo.
Rispettiamo questo punto di vista, ricordando soltanto però che si tratta semplicemente di una opzione filosofica da lui semplicemente scelta: nessun dato naturale e/o scientifico ci costringe o porta necessariamente ad abbracciare questo estremo nichilismo.
Ci ha colpito molto leggere poco tempo fa un chiarimento dello stesso Weinberg circa la sua celebre citazione. «Nel mio libro del 1977, “I primi tre minuti”», ha scritto, «fui tanto imprudente da osservare che “più l’universo appare...